COME DITE VOI A ROMA SBORNIA DA REFERENDUM?! NOI DICIAMO .. COGLIOOOOONI!

27 giugno 2011

Cosa si aspettava dopo il risultato referendario di Giugno il cittadino italiano, quello vero, quello che a Al Berluskone sputerebbe volentieri in faccia il proprio disprezzo h24, superiore a quello che si può provare per i burocrati della Sinistra magnaccioni e chiacchieroni?! Semplice: un minimo di rispetto! Cosa ha ottenuto invece?! La risposta dopo un breve riepilogo del significato del risultato referendario.

I Partiti di Governo e Al Berluskone in particolare hanno preso uno schiaffone, a rotazione multipla di 2pi, ovunque, ma con dei picchi speciali in Sicilia e Sardegna – di queste 2 la Sicilia più significativa perché è una roccaforte mafiosa del Governo Alberluskoniano, brutto segno anche per la Mafia se “Dio” vuole. La Lega Nord ha beccato sberle a .. Nord, guarda un po’, con particolare riguardo all’invito a non andare alle urne o a votare “NO”, segno anche qui che le canzoni di Pontida de ‘sti buffoni bauscia retrocedono nella Hit Parade della Politica dei Tamarri.

Bene, anzi BENISSIMO!

Ed ecco il cittadino italiano moderato, quello di cui sopra, aspettarsi da A. Di Pietro una constantia virtutis e dal PD – uscito con le ossa rotte dal precedente voto amministrativo – un rigurgito di quella poca intelligenza che ha sempre caratterizzato la Sinistra italiana, bolscevica, burocratica, anzi segaiola fino al suicidio ormonale, una struttura autoreferenziale come quella della Gerarchia cattolica, la prima più per il Partito e la Panza (=stomaco, trippa, verga et similia) che per la Patria, la seconda più per la Panza e il Potere che per Gesù Cristo.

Ebbene signori italiani, che ancora vi prestate al gioco di questi Partiti dei miei coglioni, dei Partiti di 2 emerite baldracche come Casini e Rutelli, o di Partiti come il PD sopradescritto, quello che strilla per le Primarie solo come propaganda demofila di facciata, ecco che d’un tratto A. Di Pietro s’ammoscia nell’amaca del successo dei referendari per poi rialzarsi, dopo un po’, quasi in trance, apparentemente dimentico del perché la gente – anche molti degli elettori del CDestra – ha detto 95% di SI a tutto, non solo a questioni Acqua e Nucleare, apparentemente dimentico di che cosa è la Minoranza elettorale che s’è appropriata delle Istituzioni con un trucco colombiano, dimentico perfino che l’Italia è in lotta contro la Banda di un men che mediocre individuo, un venditore di pannolini porta a porta, un farabutto corrotto, corruttore, magnaccione della Repubblica e financo parecchio maiale e, dal maiale sollecitato, indulge in dolci conversari con questo lurido servo della Bestia nell’aula di Montecitorio, mentre N. Vendola arringa le folle e nel PD accade nuovamente di tutto: galli e galletti riprendono il loro fastidioso stridio, da Bersani alla baritonale e cacofonica Finocchiaro, fino al povero Franceschini, bravo ragazzo vittima di una disciplina di Partito che è dura a morire. Caro Ignazio Marino, che hai tanta fiducia nel poco di buono che c’è nel PD, ti comunico che nel PD il buono è pochissimo e che la tua american straightforwardness in quei paraggi è sprecata.

Così, mentre Al Berluskone – dopo aver incastrato A. Di Pietro, il quale, uscito dalla trance, crede di cavarsela alla buona con i suoi “Tanto rumore per nulla” – fa opportunamente finta di nulla e insiste coerentemente che il Governo andrà avanti checché fino al 2013 registrando generosamente la volontà popolare e promuovendo le tanto attese Riforme, il cittadino italiano, quello vero, percepisce la pessima, la velenosa sensazione che il “tanto rumore per nulla” è stato quello del risultato referendario, cosa peraltro alla quale egli era già avvezzo da prima; brutta cosa sempre, ma specialmente quando la Patria attraversa un momento buio come questo. Mentre io registro (sul serio però, non per finta) che gli stupri aumentano in maniera vertiginosa approfittando delle indulgenze plenarie della Legge italiana, certa gente dovrebbe REGISTRARE E ASCOLTARE CONTINUAMENTE FINO ALL’IMPRINTING che NON E’ IL POPOLO CHE DEVE AVER SOGGEZIONE DEI GOVERNANTI MA SONO I GOVERNANTI CHE DEVONO AVER PAURA DEL POPOLO, IL QUALE, ALLA BISOGNA, NON DISTINGUE PIU’ TRA GRADI DI COLPEVOLEZZA, MA FA DI NECESSITA’ VIRTU’ E DI TUTTA L’ERBACCIA UN SOLO UNICO FASCIO!